Icons 09 (sold)

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Diena Valentina Icons 09, 2024, matite colorate su carta, 70x50cm

Esplora le Opere uniche di Valentina Diena alla Mostra “Sweet Icons”  presso la galleria d’arte PUNTO SULL’ARTE a Varese, Italia.

Diena Valentina arriva in Galleria con le sue, Diena Valentina Icons 09, oggetti di uso quotidiano , le icone di Jeff Koons e non solo, tutte “impacchettati” con nastro adesivo bianco e la scritta “FRAGILE” rosso fuoco, dal “balloon dog” alla banana, alla pistola, all’immagine universalmente nota di Mickey Mouse, tutto realizzato con le amate matite colorate che non abbandona da quando aveva 15 anni. Il suo è quasi un esercizio spirituale, una sorta di autocontrollo della mente, che deve adeguarsi al tempo lento, e a volte lentissimo, del disegno a matita, mentre vorrebbe terminarlo presto. Un ritmo di lavoro consonante all’idea dell’opera compiuta, realizzata senza aggiungere niente dall’esterno.

Diena, successivamente al diploma conseguito all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha iniziato subito a collaborare con PUNTO SULL’ARTE riscuotendo un grande successo e un vasto apprezzamento tra il pubblico. Come ulteriore conferma del suo eccezionale talento vi è l’attuale esposizione delle sue opere in occasione del X Premio della Fondazione VAF a Kiel, in Germania, dove sono in mostra alla locale Stadtgalerie. Inoltre un suo lavoro intitolato “Farewell”, dedicato alle famose scarpe “Dr. Martens”, è stato acquistato dalla fondazione tedesca. La mostra farà poi tappa al Mart di Rovereto dove saranno proclamati i vincitori dell’importante concorso che vuole promuovere posizioni innovative nell’arte contemporanea italiana e comunicarle in Germania, assegnando un premio e anche attraverso mostre e pubblicazioni.

Riguardo la serie Diena Valentina, Icons 09: «La mia è una riflessione, sulla linea del pop contemporaneo, su come certi oggetti diventino iconici, sono talmente diffusi che è sufficiente la loro forma perché si raccontino. Renderli “bianchi”, neutri, ricoperti dalla scritta “FRAGILE” è mettere tra me e loro una sorta di distanza, perché spesso oggi ci facciamo bastare ciò che vediamo, senza scavare più a fondo. La fragilità indica anche quella del materiale di cui sono fatti gli oggetti, icone dell’apparenza».