GIORGIO LAVERI | VOLVER
Una quotidianità ipertrofica e scintillante è quella narrata dalle sculture del famoso artista GIORGIO LAVERI che, per la sua prima personale alla galleria PUNTO SULL’ARTE, presenterà il meglio della sua recente produzione ascrivibile al periodo gigantista. Eleganti stick di rossetto, ciliegie al punto massimo di maturazione, turgide penne stilografiche, ma anche umili mollette da bucato o il vecchio temperamatite che usavamo a scuola (e che l’invasione di lavagne multimediali e iPad ha reso quasi obsoleto) crescono a dismisura e si trasformano nelle sue mani in totem, quasi oggetti di culto che ci costringono a guardare la realtà di tutti i giorni con altri occhi. I colori smaltati e la lucentezza della ceramica (impreziosita da interventi al terzo fuoco anche in oro zecchino) ribaltano la consuetudine in cortocircuiti percettivi che incantano nell’estrema piacevolezza estetica. Un’operazione che pur partendo da suggestioni pop ne supera la portata in un gioco squisitamente concettuale. Improvvisamente l’oggetto che sembrerebbe destinato a essere dimenticato in un cassetto diventa icona, vestendosi d’oro o di platino; a sorpresa la tentazione succosa del frutto si scontra con la gelida perfezione della materia. Mentre il rossetto si fa allegoria della seduzione, e in quel bastoncino dalla cima tagliata in obliquo, modellata per appoggiarsi alle labbra, ci sembra di vedere la bocca di Marylin Monroe, ancora più vivida e sensuale che nelle foto di Bert Stern
Pubblicato il 08/05/2021
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