BEYOND LIGHT | ERNESTO MORALES
L’Artista argentino presenta – per la prima volta insieme – tutte e tre le sue principali serie pittoriche: quella dedicata alle nuvole, “Clouds”, della quale fanno parte numerosissime tele, studi e schizzi; “Places” dove i protagonisti sono scorci urbani dai profili ora riconoscibili, ora impalpabili; infine, le foreste, “Forests”, tele nelle quali i corpi degli alberi compongono una natura metafisica e onirica, nella quale addentrarsi passo passo col pensiero.
Ognuno dei temi che Morales tratta è scandito come una narrazione, tela dopo tela, con lo scopo di invitare lo spettatore a soffermarsi sulla metamorfosi, sull’evoluzione della realtà, sullo scorrere del tempo. Una sorta di costante meditazione sulla forma che lo apparenta agli artisti più contemplativi: Claude Monet nella sua indagine intorno alla Cattedrale di Rouen o Giorgio Morandi nelle sue infinite variazioni sul tema della natura morta.
Le nuvole che si stagliano sul fondo scuro mostrandoci la loro natura inafferrabile eppure così concreta, le foreste fitte e impenetrabili che rivelano segrete luci in lontananza, le città vibranti di nebbie che invitano a percorrerne le infinite prospettive sono luoghi della mente e della memoria che ci spingono verso un oltre, fuori e dentro di noi. Nella reiterazione dell’immagine che ci seduce nei piccoli scarti delle differenze, Morales rivela di essere un pittore profondamente concettuale sotto la superficie di una figurazione raffinata e ricercata. Un concettualismo che coinvolge anche i materiali. L’artista, infatti, crea con le proprie mani i colori che utilizza, ricavandoli da minerali e piante che raccoglie nel corso dei suoi viaggi; usa solo materiali naturali, dunque, convinto che se la pittura vuole parlare della natura debba farlo usando come materia prima la natura stessa.
Pubblicato il 25/05/2021
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