INAUGURAZIONE
Sabato 11 Novembre 2023,
11:00 - 13:00
LOCATION
PUNTO SULL'ARTE II
Viale Sant'Antonio 59,61
Varese, Italia
PERIODO
11 Novembre - 23 Dicembre 2023
ORARI
Martedì - Sabato:
9.30-17.00
CATALOGO
COMUNICATO STAMPA
VIDEO
Echoes | Lene Kilde
Il favoloso mondo dell’infanzia dell’Artista norvegese LENE KILDE è al centro di ECHOES, la sua prima mostra personale in Italia ospitata da PUNTO SULL’ARTE. Il Vernissage si terrà SABATO 11 NOVEMBRE h 11 – 13 presso la sede principale della Galleria in viale Sant’Antonio 59/61 a Varese (Casbeno).
Lene Kilde espone una serie di sculture in calcestruzzo e rete metallica che raffigurano bambini, colti in diverse situazioni collegate tra loro. L’artista intende infatti descrivere i sentimenti dell’infanzia, i piccoli gesti quotidiani, la magia dei giochi, la felicità e la riflessione, chiamando lo spettatore a “riempire” il vuoto apparente delle sculture con il proprio vissuto.
I bambini di Kilde non hanno volto, ma “parlano” attraverso il linguaggio del corpo, con le mani, i piedi e la postura, che rivelano gesti a volte abituali altre casuali. Sta a chi guarda attivare frammenti di memoria e adeguarli agli spazi lasciati liberi dall’artista, attraversati dal “vento” dei ricordi.
ECHOES è il titolo che Lene ha scelto per la sua prima mostra personale a PUNTO SULL’ARTE, pensando che le sculture riflettano, come un’eco, il pensiero del visitatore e colmino così il vuoto (solo volutamente apparente) che “respira” oltre le mani, la vita, le gambe, il busto delle bambine soggetto di una lunga ricerca. Un respiro che parrebbe un ossimoro rispetto al “peso” di ciò che è adoperato per creare, il calcestruzzo e la rete metallica, non certo, nella loro sostanza, materiali che diano l’idea di leggerezza.
Ma il passo finale deve compierlo la fantasia, in primis quella dell’artista, e poi di chi fruisce dell’opera, rivangando magari ricordi d’infanzia, giochi e abitudini, perfino capricci o passioni, colmando di vita vissuta quel “vento” che attraversa il corpo immaginato del soggetto.
Lene Kilde è una fine osservatrice del linguaggio corporeo, e nelle sue sculture materializza attimi fuggenti, piccoli movimenti delle dita, gesti quasi impercettibili, posture che magari sembrerebbero banali, ma che riviste nell’opera parlano di noi come e più di un ritratto finito. Non è necessario scolpire emozioni attraverso la mimica di un volto, perché occhi naso bocca sono parte stessa dell’azione immaginata, di quel lembo corporeo perfettamente dettagliato che Lene descrive grazie al suo vissuto, a ciò che l’infanzia le ha regalato oppure ha osservato nelle bambine che giocavano con lei, ma anche grazie alla continua osservazione dell’altro, alla costruzione di emozioni condivise.
La mostra resterà aperta fino a Sabato 23 dicembre