Corriere della Sera | Di volta in volta
Nell’intervista di Beba Marsano, Matteo Massagrande parla della nuova fortuna della figurazione, dovuta alla riposta al mondo ad alto tasso virtuale di oggi. Poi spiega la genesi della sua pittura, mutuata in parte dalla scuola fiamminga, da cui ha imparato a trattare la luce, in parte da Balthus e dallo Chagall figurativo, oltre che da Mantegna. La bellezza, secondo Massagrande, si misura con il metro dell’armonia, equilibrio tra forma e contenuto, non illuminazione, ma frutto di fatica, applicazione e ricerca. Il compito della pittura, infine, è quello di emozionare.
Corriere della Sera
[read the article] (only in Italian)
Published on 09/11/2017