Impegnata da sempre nell’esplorazione di un mondo onirico, intriso di mistero e di magia, spesso indecifrabile, indiscutibilmente affascinante, Claudia Giraudo si concentra su ritratti di giovani colti nel momento di passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza, fermando quell’istante perfetto che separa l’innocenza dalla consapevolezza. Niente nel suo lavoro è veloce, nulla fugge ma tutto, ogni singolo personaggio e ogni ambientazione, sembra godere di una pace che è data dalla lenta accettazione del tempo come dono prezioso, da non sprecare mai e da godere proprio nel suo lento divenire.
Claudia Giraudo nasce nel 1974 a Torino. Si laurea nel 2001 con il massimo dei voti presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, sotto la guida di Franco Fanelli. Intraprende il suo percorso di ricerca nell’ambito della pittura figurativa formandosi attraverso lo studio delle opere dei Maestri Rinascimentali e Nordeuropei; questo background emerge sia nella tecnica che nella scelta dei soggetti, pur mantenendo la sua personale cifra stilistica. Espone con frequenza in fiere d’arte, gallerie private e in luoghi istituzionali pubblici, tra cui si segnalano il Museo Nazionale Etrusco Villa Giulia e il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese a Roma, il Polo del 900 a Torino, il Museo Ebraico a Bologna, The Artist House a Tel Aviv e il Museo Casa del Conte Verde a Rivoli. Le sue opere si trovano anche in collezioni permanenti e acquisizioni museali nazionali e internazionali, tra cui l’Harmony Art Foundation di Mumbai (India), il Museo Macist di Biella, il Museo Eusebio di Alba, la Sala del Consiglio di Bossolasco e il Museo Civico di Bevagna.
Da PUNTO SULL’ARTE ha partecipato a numerose mostre collettive come “Fun 4 Kids” (2022) e dal 2016 partecipa alla rassegna annuale “<20 15x15 / 20x20”. Tra le mostre personali presso la Galleria varesina si ricordano “Daimon” (2016), “L’età dell’Innocenza” (2018) , “A Kind of Magic” (2020) e "Invisibile Alchimie" (2023). Vive e lavora in un piccolo paese dell’Astigiano.